In questo periodo stiamo vivendo, dal punto di vista gastronomico un periodo di stasi e quindi una sorta di “rimodulazione gastronomica”, visto che la cucina molecolare e spagnoleggiante sta per essere messa in secondo piano da una nuova cucina, fatta di conoscenza tecnica molto estrema, quando dico estrema intendo conoscenza delle materie prime (spezie ed altro) provenienti dal territorio in cui lo chef opera, intersecandole con materie prime e spezie provenienti da tutto il mondo, questa è la famosa contaminazione o nuova cucina fusion da cui traggono grande vantaggio cuochi delle nazioni senza una tradizione e storia culinaria, come ad esempio l’America, l’Australia, Danimarca ecc. tutto molto più facile per coloro che non si debbono confrontare con i grandi del passato come per noi italiani e soprattutto per i francesi.
Aspettiamo la nuova onda fatta da grande materia prima, perché in questo momento di oblio finanziario l’uomo è in cerca di certezze anche nel mangiare, vuole meno poesia nel piatto, ma noi chef siamo ancora presi dalle magiche evoluzioni del geniale Ferran.
Chef
Paolo Mazzieri
Mangia Agriturist