Storia del Moscato di Scanzo DOCG
Le origini del Moscato di Scanzo pare risalgano agli antichi Greci. Questo vitigno è presente esclusivamente nella Valcalepio, intorno al comune di Scanzorosciate, nella provincia di Bergamo da dove, appunto, prende il nome. Ad oggi, risulta essere l’unico vitigno autoctono di questa zona e la caratteristica che lo contraddistingue è il fatto di essere uno dei rari esempi di Moscato a bacca nera.
Il Moscato di Scanzo è, anche lui, classificato come vitigno aromatico, appartenendo alla famiglia dei Moscati, nome che deriva da “Muscum”, cioè muschio, aroma che si ritrova nelle sue uve.
Il vitigno Moscato di Scanzo è caratterizzato dal un grappolo medio con acino ovale, di media grandezza e di colore nero-blu. Solitamente riconoscibile anche dall’abbondante pruina.
Vitigno a rischio di estinzione a causa della crisi della fillossera, il Moscato di Scanzo, a partire dagli anni ’80, conobbe un incremento delle coltivazione e questa nuova vita lo portò ad essere iscritto nel Registro delle uve da vino nel 1981.
Norme per la vinificazione e l’imbottigliamento del Moscato di Scanzo
Tutte le operazioni dall’appassimento, fino all’invecchiamento, obbligatorio, e l’imbottigliamento devono essere effettuate nel Comune di Scanzorosciate.

L’appassimento delle uve dopo la raccolta deve essere effettuato per un periodo non inferiore ai 21 giorni in locali idonei, fino al raggiungimento di un tenore zuccherino di almeno 280 g/l.
La resa massima dell’uva in vino è del 30%.
Il Moscato di Scanzo deve essere sottoposto ad un invecchiamento di minimo due anni e la vendita è consentita solo a partire dal 1° novembre del secondo anno dopo la vendemmia.
Caratteristiche organolettiche del Moscato di Scanzo DOCG
Il Moscato di Scanzo DOCG si presenta di colore rosso rubino intenso, al naso intenso, corposo e aromatico. Riconoscibili sentori di ciliegie sotto spirito, rosa e miele d’acacia, con chiare note speziate dolci di cannella e liquirizia. Al palato, il Moscato di Scanzo DOCG di presenta dolce, persistente e ricco.
Abbinamenti del Moscato di Scanzo DOCG
Con il suo sapore intenso e deciso, il Moscato di Scanzo DOCG trova ottimi abbinamenti con formaggi erborinati locali, come Taleggio DOP e Gorgonzola, Strachitunt e Caprini Bergamaschi. Consigliati, inoltre, abbinamenti con dolci secchi, pandoro e panettone, sopratutto se arricchiti di crema al cioccolato o zabaione.
Ottimo anche da degustare da solo a fine pasto