Itinerari L’ Aglianico di Barile e Rionero
Enogastronomia: Il barolo del sud. L’ Aglianico
L’ Aglianico, coltivato in tutto il meridione, ha trovato la sua zona ideale ai piedi del vulcano Vulture, che anticamente ricopriva, con le sue eruzioni, i territori a sud-est del vulcano stesso. Questo terreno fertile dà vita ad un vino meraviglioso, dal colore rosso rubino vivo, a volte impenetrabile. Tali qualità hanno valso al’ Aglianico il soprannome di barolo del sud.
Il territorio di produzione dell’ Aglianico, si estende per molti comuni della provincia di Potenza, ma per questo itinerario abbiamo scelto di visitare solo i territori di Barile e Rionero in Vulture, comuni molto vicini tra loro.
Negli ultimi anni, grazie a cantine del territorio come Paternoster, D’Angelo e pochi altri, si sta passando dalla vendita dell’uva, che partiva per il nord Italia arricchendo così cantine che si sono avvalse di uno straordinario vitigno, alla lavorazione e commercializzazione dell’uva investendo in un nuovo prodotto, che oramai inizia ad essere conosciuto sul teritorio nazionale. Parlando con la gente del posto, ci è stato riferito delle centinaia di autobotti e tir che per tutto il periodo della vendemmia, attraversavano il paese, oggi invece non mancano turisti enogastronomici che vengono a visitare le antiche cantine e a conoscere i personaggi che hanno fatto dell’ Aglianico il barolo del sud.
A Barile lungo la Via delle Cantine, ci siamo fermati alla Locanda del Palazzo nel centro, per scambiare due chiacchiere con il proprietario, Pino Botte, il quale ci accoglie nei suoi antichi locali a volta, eleganti e raffinati anche negli arredi. Tra i suoi piatti, ravioli di pecorino col ristretto di arrosto, il baccalà al forno coi cruschi e lenticchie, capretto al forno con le erbe.
Ci fermiamo a parlare della gastronomia del posto, di come l’attaccamento alla terra influenzi la cucina semplice e gustosa: carni, salumi e formaggi prodotti con bestiame da pascolo, le verdure come rape, cicorie campestri e fiori di zucca vengono preparate come minestre oppure saltate in padella o accompagnate da purè di fave. Particolari sono i lampascioni, cipolline selvatiche dal sapore amaro e i cruschi che sono dei peperoni che vengono essiccati, poi ci si possono preparare fritti in abbondante olio per renderli croccanti o si possono accompagnare alle uova strapazzate o vengono usati per condire il bollito di baccalà. Uno dei prodotti più rinomati del Volture è l’olio qui coltivato dai tempi della magna Grecia, la qualità di oliva più diffusa è la ogliarola. Altro alimento di particolare bontà il pane è impastato con farina di grano duro, sale e lieviti naturali e cotto in forni a legna; anche la pasta, viene preparata con farina di grano duro, tipici sono i cavatelli, simili a gnocchi,ma di diversa lunghezza, si possono fare con un incavo fino a tre o quattro, e conditi con fagioli o con sugo di pomodoro fresco e basilico con l’aggiunta di cacioricotta o con cime di rapa, per finire le lagagne, simili a tagliatelle ma più larghe e spesse, sono preparate con i ceci insaporiti con aglio, peperoncino o con cotica di maiale.
le cantine di Barile: Cantina Paternoster, Don Anselmo
le cantine di Rionero: Cantina Di Palma, Cantine del Notaio
Itinerario: Il barolo del sud. L’ Aglianico
1 Barile – 2 Rionero
La nostra visita si è svolta nei comuni che sono situati ai piedi del vulcano, più vocati per la produzione di questo vino, e precisamente nei comuni di Barile e Rionero.
Appena si arriva, venendo da Foggia, ci si trova davanti a un paesaggio da presepe, infatti il comune di Barile è caratterizzato dalle molte cantine scavate nel tufo, a dimostrazione che il legame dell’uomo con la vite e la produzione del vino si perde nel tempo. Percorrendo le stradine interne del paese, lastricate in pietra bianca e pietra vulcanica, si possono ammirare le piccole case, tutte molto vicine tra di loro, arricchite da cortili interni e fontane, nel centro ce ne sono una decina, testimonianza di una zona ricchissima di acque minerali. Bellissima la Fontana dello Steccato, risalente al 1713, scolpita in pietra bianca, che secondo la leggenda, allontana le forze negative.
Meritano una visita le chiese e in particolare quella di Santa Maria delle Grazie (1571).
Curiosa è l’origine del dialetto parlato dai locali, infatti nel 1464, una colonia di albanesi si stabilì a Barile, e da allora le usanze e la lingua sono quelle appartenente al popolo delle aquile.
Dopo la visita in paese abbiamo fatto tappa alle cantine:
Cantina Di Palma
Siamo poi andati a visitare una moderna azienda vitivinicola, Cantine “Di Palma“, di recente costruzione che ha dedicato particolare attenzione alla bio-edilizia: la cantina è di moderna concezione, la bottaia costruita in muratura con delle aperture sul tufo vivo..
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Azienda Vinicola Paternoster
Una delle cantine più importanti del paese, che dal 1925 porta avanti il favoloso vino da loro prodotto. Lo straordinario Don Anselmo e altri prodotti di alta classe, sono i portavoce dell’ Aglianico a Barile. Abbiamo visitato la cantina e le bottaie, dove si utilizzano non solo barriques, ma anche botti grandi di legno.
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Da Barile ci siamo spostati a Rionero, cittadina molto più grande che si trova a pochi chilometri da Barile, sempre alle pendici del monte Vulture. Il paese è in parte più recente come costruzioni, ma mostra ancora i segni del sisma degli anni ’80, probabile segno di incuria e scarsa attenzione da parte delle amministrazioni locali.
Dalla piazza principale, punto d’incontro dei cittadini durante le ore di svago, si arriva facilmente verso una delle più belle costruzioni che ci sono in paese, il Palazzo Fortunato, con portali del ‘700, sede della biblioteca comunale. Altro palazzo interessante è il Palazzo Giannattasio, del 17° secolo, adiacente ad un parco utilizzato per manifestazioni culturali, da visitare la chiesa Madre di San Marco Evangelista, a circa 10 km, meritano una visita i vicini Laghi di Monticchio alimentati da sorgenti sotteranee, nel doppio cratere centrale del vulcano del Vulture.
Non potevamo certo perdere la visita alle cantine:
Casa Vinicola D’angelo
Seppur nata agli inizi del 1900, è sicuramente la capostipite e la portavoce del moderno Aglianico nel mondo, con vigneti sparsi per il territorio che coprono oltre 50 ht. L’attuale titolare si è diplomato in enologia a Conegliano Veneto negli anni ’80, e ha deciso di utilizzare le nuove tecniche enologiche dando vita a nuovi prodotti straordinari; da menzionare il “Canneto” conosciuto in tutto il mondo e che addirittura non ricade nella doc, uno dei primi vini del sud affinati in barriques.
.Cantine del Notaio
Piacevole e ottima l’ accoglienza del Prof. Angelo, zio del proprietario della “Cantine del Notaio“, ci ha spiegato come e perché nascono queste cantine e ha raccontato con passione e amore la storia della propria terra. “La Firma“, “Il Rogito“, “L’autentica” e “Il Repertorio“, sono le quattro perle, frutto di tanto lavoro e passione, e che senza ombra di dubbio regaleranno molte soddisfazioni ai titolari.
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Il facìle
All’ interno della Cantine del Notaio caratteristico luogo di raccolta d’acqua, catino, questo il significato letterale del termine “facìle” ad indicare il posto dove un tempo ci si approvvigionava per il fabbisogno della famiglia. Con la caratteristica forma a ferro di cavallo, erano anticamente diffusi nei paesi, dove più famiglie scavavano la propria cantina. Favoriti dal terreno vulcanico, che nei secoli si è trasformato in un tufo facile da lavorare, i contadini del luogo, nei momenti di non operatività nei campi, scavavano la loro cantina , utilizzandola poi anche come frigorifero per la conservazione dei cibi. Nel solo comune di Rionero, sono state cosi costruite circa 1500 cantine.
1_Barile
Fontana dello Steccato
Bellissima la Fontana dello Steccato, risalente al 1713, scolpita in pietra bianca, che secondo la leggenda, allontana le forze negative.
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2_Rionero
Chiesa Madre di San Marco Evangelista
Dedicata a San Marco Evangelista, patrono della città, è costruita nel 1965. Negli anni ha avuto numerose ricostruzioni e modifiche,in seguito ai terremoti ultimo quello del 1980. Comunque ancora si conserva l’antico campanile con il particolare terminale ad ottagono e cuspide piramidale. All’interno, costituito da una cupola centrale e due cappelle laterali, di particolare pregio intagli lignei del XVIII secolo e tre altari in marmi policromi, inoltre l’organo intagliato con cantoria del 1751.
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Laghi di Monticchio
Si trovano all’interno della Riserva Naturale Lago Piccolo di Monticchio sono due laghi collegati tra loro sono alimentati da sorgenti sotterranee e per questo la temperatua dell’ acqua risulta essere la più elevata rispetto agli altri laghi italiani, qui sorge la badia di San Michele inerpicata nelle pareti interne del vulcano l’ edificio risale al VIII sec. d.C.
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.Dintorni:
A dieci minuti d’automobile, verso Foggia, si trova Melfi graziosa cittadina in cui sono da visitare il Castello, residenza di Federico II di Svevia e il Duomo.
Sempre a dieci minuti, ma verso Potenza, si può visitare il Castello di Lagopesole, residenza estiva di Federico II
Le cantine
Cantine del Notaio Aglianico del Vulture
di Gerardo Giuratrabocchetti
85028 Rionero in Vulture (Pz) – Via Roma, 159
Tel. (0039) 335 6842483 – Tel. (0039) 0972 723689 – Fax (0039)
0972 725435
info@cantinedelnotaio.it
gerardo.giura@tin.it
Azienda Vinicola Paternoster
85022 Barile (PZ) Italy Via Nazionale, 23
Tel. +39 0972 770224 Fax +39 0972 770658
E-Mail : info@paternostervini.it
Casa Vinicola Donato D’Angelo
Via Padre Pio, 10, 85028 Rionero In Vulture PZ
Telefono: 0972 724602
info@donatodangelo.it
Video intervista Emiliana D’Angelo
Cantina Elena Fucci
Contrada Solagna Del Titolo, 85022 Barile PZ
Telefono: 320 487 9945
Video intervista Elena Fucci
Cantina Vigne Mastrodomenico
Via nazionale Rapolla, n.87,
Barile PZ
Telefono: 338 715 5243
Video intervista Mastrodomenico