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Angolo dell'espertoCantine

Il Pecorino, vino bianco marchigiano

Il vino Pecorino e come è stato interpretato dalla cantina Bastianelli

Pecorino : chi e dove 

Risplendere nel mercato enologico, votato all’unicità, è una sfida continua, che va affrontata con il supporto di un prodotto eccellente prima che accattivante.
La Cantina Bastianelli punta a emergere valorizzando il materiale che il territorio dona ai vignaioli locali da sempre, quindi vitigni autoctoni e blend tradizionali rivisitati in chiave contemporanea.
Dove si trova la cantina? A Monte San Pietrangeli, Comune nell’entroterra a nord di Fermo, in contrada San Rustico, dove l’outlet di NeroGiardini e il pastificio Mancini sono i vicini di casa; un luogo bellissimo il cui nome vi dirà poco, le cui aziende sono capaci di fare felice ogni appassionato d’eccellenze in vena di shopping.

Pecorino Posato
Pecorino Posato

Pecorino

Questa è terra di Pecorino diviso in due denominazioni, Offida e Falerio, vitigno recuperato dopo anni di declino, il cui nome ricorda quello del formaggio dalla medesima personalità forte, che sta emergendo grazie al lavoro di cantine come quella Bastianelli, attenta a proporre il vitigno in purezza in due versioni: la più peculiare è nella linea Experience, la top di gamma, e si chiama Posato, Falerio Pecorino, nella linea classica invece troviamo il Ribelle, anche questo fatto con 100% di vitigno Pecorino.
Per il Posato la lavorazione scelta è particolare e a essa la cantina tiene molto: si tratta della criomacerazione, una tecnica che prevede il raffreddamento delle bucce per estrarre il meglio dei profumi, usata soprattutto per i vini bianchi. Dopo di essa, l’affinamento è fatto nelle fecce per ben 18 mesi, un periodo molto lungo per ottenere un vino unico.
Con il suo Pecorino Posato, Bastianelli dimostra come si possa prendere un prodotto locale, negli anni lasciato da parte, e non solo renderlo eccellente, ma farlo in modo personale per esaltare vino e vignaiolo.

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Pecorino Ribelle
Pecorino Ribelle

Etichette d’autore

Come notato prima, è difficile farsi notare in un mercato votato all’unicità e sappiamo che anche l’immagine conta, soprattutto dopo un lavoro così attento nella produzione.
Durante una serata passata intorno a un buon bicchiere, per scegliere il blend di un nuovo vino, nasce l’idea di un dipinto in cui un uomo fa segno di fare silenzio, portandosi il dito indice alla bocca: era il padre del vignaiolo che chiedeva alla comitiva di fare silenzio perché le chiacchiere intorno al vino erano diventate troppo rumorose. Da quel primo quadro parte una collaborazione con l’artista Mauro Spinelli molto importante per la cantina Bastianelli: le etichette d’autore, progetto che prevede per ogni vino un’opera fatta a posta, come per il Ribelle di cui abbiamo parlato.
Per la linea Experience, invece, è stata scelta un’etichetta elegante, minimalista, declinata in tre colori per i tre vini che la indossano.

Abbinamenti con il Pecorino

L’etichetta del Posato è argento, mostrando così la luminosità del vino vivace che sta nella bottiglia, perché questo è il Pecorino: un vino forte, sfaccettato nei sentori, un bianco da tenere in considerazione per la struttura, mai banale, che si abbina al pesce, allora scegliamo un piatto di crudità, alla carne bianca, e quindi mettiamoci a fianco un vitello tonnato, un primo in bianco, e pensiamo a un risotto al tartufo.
L’unicità fatta dalla qualità e dal lavoro accorto sono quelle che nel mercato durano nel tempo, Bastianelli lo sa e per questo punta sul suo territorio, illuminandolo con luce nuova.

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